MECCANICA PI.ERRE SCELTA DA GENERAL MOTORS
Andranno negli Usa, esattamente nello Stato del Wisconsin, le due enormi presse di tranciatura e sbavatura con relativi stampi, che permetteranno ad uno dei più importanti player dell’automotive – la General Motors che ha fabbriche in tutti i continenti – di produrre un nuovo cambio automatico in lega di alluminio. Le due grandi macchine sono realizzate dalla Meccanica Pi.Erre di Bedizzole che si è aggiudicata l’importante commessa il cui valore si aggira intorno al milione e mezzo di euro.
Una commessa frutto di competenza e know how maturato negli anni: Pi.Erre è azienda leader in Europa nella tecnologia di tranciatura e lavorazione meccanizza di getti colati e pressocolati, come di particolari realizzati in materiali compositi. «L’acquisizione della commessa è stata molto laboriosa – spiega il fondatore e presidente Ruggero Pederzoli – La richiesta del committente era tassativa: la consegna deve avvenire entro dicembre. È stato un lavoro di squadra, le maestranze hanno capito e sono state eccezionali: hanno lavorato tutto il mese di agosto».
Una volta prodotte, le mastodontiche macchine verranno disassemblate per poter entrare in appositi container, che via nave le porteranno in America, dove alcune squadre di tecnici specializzati dell’azienda bresciana, procederanno all’assemblamento e alla messa in funzione.
Le presse fanno parte di una configurazione realizzata ad hoc dalla Pi.Erre, anzi si potrebbe dire studiate da Pederzoli stesso, la cui decisa inclinazione archimedica, gli permette di costruire «prodotti» a misura del cliente per utilizzarle nei molti ambiti merceologici che l’azienda segue, ma soprattutto in quelli dell’automotive.
«Si tratta della commessa più importante di questo 2023 – sottolinea Pederzoli – che finalmente dopo due anni difficili a causa del Covid prima, dell’aumento dell’energia poi e, della guerra in Ucraina iniziata lo scorso anno che aveva rallentato il lavoro, ora sembra dare segnali positivi di ripresa».
«Nel 2023 – prosegue il Presidente – il nostro fatturato dovrebbe superare i 10 milioni di euro che vorrebbe dire circa il 20% in più del 2022. Non è ancora la normalità pre Covid, ma la nostra solidità economica è rimasta inalterata sia come conto economico, che stato patrimoniale. Credo che la normalità, soprattutto per chi come noi esporta molta, si raggiungerà nuovamente quando finirà la guerra in Ucraina prefigurando una stabilità politica più tranquilla».
L’imprenditore anche nei momenti più difficili ha fatto una scelta etica: non licenziare nessuno dei 70 dipendenti, uomini e donne molti dei quali sono cresciuti con lui in azienda e, rappresentano una risorsa fondamentale e molto qualificata.
Ad affiancarlo da molti anni ci sono i figli Federica, alla direzione generale, e Marco che si occupa dell’area tecnica produttiva, «entrambi – tiene a sottolineare Pederzoli – sono partiti dalla gavetta, ma ora posso dire con orgoglio che sono davvero bravi».
Una politica aziendale che gli ha dato ragione oltre che soddisfazione.