FOUNDRY ECOCER SEMPRE PIU’ TECNOLOGICA E GREEN
Inaugurato sabato 4 settembre, ad Arluno, il più importante sito per la produzione
di flussi granulati in Europa: l’industria si fa 4.0 e investe nella tutela ambientale
Arluno (Mi) – Foundry Ecocer ha inaugurato sabato 4 settembre, ad Arluno, il più importante sito per la produzione di flussi granulati in Europa. L’azienda, già leader mondiale, tra i produttori di metallurgia non ferrosa, guarda al futuro, forte della sua tradizione, puntando su tecnologia ed ecosostenibilità.
A fare gli onori di casa il fondatore e Presidente, Maurizio Sala, che ha illustrato i vantaggi del nuovo macchinario installato che consentirà di completare l’impianto inaugurato nel 2017, che consentirà di azzerare la quantità di prodotto che normalmente viene disperso, pari ad uno scarto del 20% nel caso di utilizzo di polveri per fonderia, con una evidente svolta green aziendale e di settore.
“La nostra azienda ha dimostrato di guardare al futuro e ciò non può prescindere dal rispetto dell’ambiente – ha detto – Per questo, abbiamo deciso di reinvestire il 7% del fatturato 2020 in tecnologia avanzata, che ci consentirà di eliminare i residui polverosi (inquinanti e di facile dispersione) a favore di piccole pietre (rock glass) che riducono la dispersione del 20% in meno del materiale. Un guadagno energetico, economico e ambientale notevole”.
L’inaugurazione è stata preceduta dalla benedizione di don Alessandro Teodi (coadiutore dell’oratorio San Luigi di Corbetta) che ha sottolineato il valore del lavoro e della sicurezza per i dipendenti, soprattutto in questo momento storico.
Presente anche il sindaco di Arluno, Moreno Agolli, che ha ben accolto un nuovo importante investimento in paese: “Dopo l’inaugurazione di un nuovo macchinario nel 2017 – ha rimarcato – accogliamo oggi una nuova innovazione. Siamo fortunati ad avere un’azienda così qui, ad Arluno, azienda che si è distinta sempre positivamente. Sono stati tempi difficili quelli della pandemia, caratterizzati anche da nuovi investimenti che hanno portato valore a tutta la comunità”.
Il presidente Sala ha poi fatto una dimostrazione pratica per spiegare cosa sono i granulati, mostrando le differenze tra il nuovo prodotto, in pietre, rispetto a quello originario, in polvere, e a quello realizzato finora, in agglomerati con al massimo l’1% di polvere) proprio per dimostrare la grande evoluzione. Lo ha fatto con un pizzico di emozione davanti ai suoi dipendenti, rimarcando anche gli aspetti valoriale di Foundry Ecocer: “La famiglia Sala mette soldi, cuore e testa, ma in questo nuovo progetto che si realizza c’è un pezzetto di ognuno di voi, il vostro impegno, la vostra dedizione, ma anche consigli, problemi e suggerimenti che abbiamo recepito, fatto nostri e tradotto in innovazione”, ha evidenziato con la voce rotta dall’emozione.
In un piccolo tour aziendale, il presidente ha già disegnato il futuro, mostrando l’embrione del prossimo progetto green di Foundry Ecocer: “Vogliamo eliminare la plastica, attuale involucro dei prodotti. Stiamo trattando con un’azienda tedesca e, se la burocrazia non ci ostacolerà, dall’anno prossimo toglieremo 800mila sacchi di plastica dal mercato”.
Una visione, dalla tecnologia all’arte, caratterizza lo stile imprenditoriale di Sala: da qui la presentazione dell’opera “Europe is green” (L’Europa è verde), realizzata da Athos Faccincani, su indicazione dello stesso Sala, con la volontà di donarla ai vertici della Commissione Europea, come augurio che l’unità ritrovata in questo periodo di crisi possa essere fondamento di un’Europa più solidale e giusta.